LA MEMORIA DEL CORPO #MeToo. Il patriarcato dalle mimose all’hashtag
Il patriarcato si nutre di banalizzazioni e stereotipi, di oscurantismo e violenza, di soprusi e di abusi.
Traumi subiti nell’infanzia restano sequestrati nella memoria corporea e nella trasmissione transgenerazionale riproducono violenza e sessismo.
Come prendersene cura?
venerdì 1 marzo alle ore 18:45, nella sala del camino
Maria Chiara Risoldi, psicoterapeuta e presidente della Casa delle donne per non subire violenza, autrice di #MeToo. Il patriarcato dalle mimose all’hashtag, Ed. A. Tombolini, 2018
ne discute con Antonella Landro, terapista craniosacrale biodinamica
modera l’incontro Anna Russo, psicoterapeuta
#MeToo
Dalla quarta di copertina:
Alla fine del 2017, dagli Usa, l’attrice Alyssa Milano invita le donne a non tacere più gli abusi e le violenze subite, lanciando su Twitter l’hashtag #MeToo, che diventa subito virale in tutto il mondo nordoccidentale. Centinaia di migliaia di donne, famose e non, denunciano – in ogni ambiente – uomini famosi e non. Uomini potenti e ricchissimi – veri, presunti inattaccabili – vengono travolti.
Si snoda e sviluppa un acceso dibattito sulla Giustizia e sulla Libertà sessuale.
Il libro si propone di analizzare questo fenomeno inedito alla luce del ruolo svolto dai centri antiviolenza in un contesto patriarcale, orientando un potente riflettore sull’importanza del concetto di differenza di genere. Vi si descrive il contributo che la formazione scolastica, l’educazione di bambini e bambine e le neuroscienze possono offrire al miglioramento delle relazioni umane.
Infine ci si addentra nella zona più all’avanguardia, quella della Intelligenza Artificiale, occasione per un nuovo patto tra uomini e donne.
La memoria del corpo
è un incontro che volutamente anticipa l’attenzione alla ricorrenza dell’8 marzo, che festa non vogliamo chiamare. E’ stato messo in calendario in una data differente proprio perchè riteniamo che chi è vittima, di soprusi o anche solo di poco rispetto, ogni giorno, qualsiasi giorno dell’anno, meriti attenzione e solidarietà. Pensiamo che creare momenti di riflessione e di condivisione di esperienze possa aiutare a trovare soluzioni, a far sentire meno soli e anche a progettare un futuro migliore. Donne, uomini, bambine e bambini che siano.
Ingresso gratuito aperto a tutti, non occorre la prenotazione.