Pillole di danza: ma in fondo… perché danziamo?

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Articolo a cura di Martina Delprete

Ma in fondo… perché danziamo?

Datti un po’ di tempo per sentire questa domanda. Poi conservala nel sottotesto della lettura.

Ti prometto che alla fine torneremo a lei.


Incontrare il sapere del corpo è uno dei doni più preziosi dell’essere in carne ed ossa.

La danza, arte del movimento per eccellenza, rappresenta una chiave d’accesso fertile per fare esperienza delle possibilità del corpo.

Proviamo a partire da ciò che accade dentro di te quando pensi alla danza. Cosa vedi? 

Esiste una categoria unica e precisa per riconoscere la danza? Immagini forse tante persone muoversi a tempo di musica? Vedi la necessità di avere un corpo esile e performante, un senso di coordinazione particolare e magari la vedi come qualcosa di femminile?

Queste alcune delle immagini che a volte mi vengono restituite da chi non conosce la danza.

Pur trovando uno scorcio di comprensione per questi immaginari, in verità la danza si pone lontana da questa onda di credenze: un po’ per una sua tendenza a rifuggire da ogni tipo di definizione e un po’ perché la realtà ampia e visionaria che oggi compone la scena contemporanea è altra.

Al lavoro culturale è affidato il compito di sensibilizzare a questo linguaggio in costante evoluzione, invitando alla decostruzione degli immaginari più stereotipati e delle narrazioni mainstream.

Parlare di cosa sia la danza apre un terreno impervio: invita ad un’ampia osservazione del contesto e della sua storia insieme ad un’intima ricerca di senso. Al pari di ogni linguaggio performativo, in buona parte la sua definizione è lo specchio della sensibilità e dell’identità artistica di chi li trasmette. Forse per questo può essere deviante parlare di una risposta unica:  la sua essenza è  un divenire, figlia del pensiero dietro al corpo e al movimento.

Possiamo però dire che la danza rappresenta il ritratto dei corpi del presente: delle concezioni, le necessità, le domande e i tentativi di visione che fermentano all’interno del contesto che si vive. Quando parliamo di danza contemporanea non facciamo riferimento ad un genere o stile espressivo particolare e definito, quanto ad una relazione, quella del corpo in movimento rispetto al presente: la contemporaneità, appunto.

Alla danza è affidato lo studio, la ricerca e la creazione che nasce dalla fioritura dei saperi del corpo – nelle sue mille stratificazioni possibili:

la danza è un linguaggio.

I suoi segni sono i gesti e il movimento. 

Il corpo ha qualcosa da dire.

 

Ciò che il corpo racconta spesso non appartiene alla logica della mente, per questo è necessario allenare il sentire e la sua intelligenza, per fare dell’esperienza una via di conoscenza. Quello a cui la danza invita è un “pensare col corpo”: un linguaggio che appartiene a tutti e che ha solo bisogno di essere ricordato, poi allenato e raffinato , per poter scrivere e leggere nello spazio tutto l’indicibile che è già dentro di noi.

Danzare è fare spazio alle pieghe più profonde di sé: è entrare nei meandri dell’esistere, nella sorprendente realtà di essere qui ed ora, nella misteriosa e generativa culla dell’ignoto.  La danza è una pratica di esistenza e di relazione con il mondo. 

 

Come promesso, mi riallaccio alla prima domanda: perché danziamo?

Danziamo per sperimentare le possibilità del corpo in modo libero e disinteressato dalle funzioni a cui spesso è delegato, per coltivare visioni, sogni, utopie. Danziamo per entrare in relazione con noi, con gli altri, con il mondo. Per avvicinarci al silenzio e a ciò che custodisce. Per sviluppare attenzione a ciò che accade dentro e fuori di noi. Per dare forma all’indicibile.

Danziamo perché non possiamo farne a meno, perché nella danza ci stiamo, tutti interi, senza doverci frammentare. Perché sentiamo che c’è un oltre e possiamo esplorarlo.

Allora la vera domanda è … perché non danziamo?

 

Le occasioni di pratica di danza contemporanea al Centro Natura sono il martedì e venerdì 18:30-20:00.

Le lezioni sono open level, a sostegno di chi ha già qualche esperienza nel movimento ma accolgono anche chi incontra la danza per la prima volta.

Per sapere di più, visita la pagina dedicata al corso di Danza Contemporanea con Martina Delprete.

 

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