Il respiro della parola. Intervista alla poetessa Chandra Livia Candiani, di Virginia Farina.
Il futuro come il passato sono parte del presente. Un presente senza memoria è colpevole, senza sogni è arido, fa torto al mondo che è tutto un sogno. Il presente non è il contingente, è vastissimo. Si può progettare nel presente, sognare, comprendere le direzioni del desiderio, scegliere.
Ma c’è un futuro che vogliamo imporre al presente che non è altro che ripetizione del passato, questo sì va lasciato sgretolare. Il futuro è fiducia, fiducia che ben seminando si raccoglie, prima o poi. L’importante è seminare con piacere, con raccoglimento, con intensità.
Il non sapere non è ignorare e non è tecnica di sopravvivenza, il non sapere c’è e abbandonarsi al suo flusso è come seguire un battito nel buio, fa tornare a casa, nella fiducia primaria del vivente. E non trascura l’azione, sentire il presente, è accordarsi con l’azione intonata al momento e al luogo. E parte di questa azione è anche ritirarsi. Si può essere stanchi a una certa età della ripetizione e ritirarsi è opera buona, da lontano si possono fare tante azioni intonate e invisibili che tessono il bene senza appropriarsene, di nascosto.
In un momento tanto difficile, dove il presente sembra restringersi in una prospettiva stretta e spaventosa, abbiamo bisogno del respiro grande e profondo della poesia per riconoscere il dolore, il male che proviamo, per dargli voce, ma anche per ritrovare ciò che di nutriente, di vitale ancora continua ad esserci, proprio qui, proprio in questo momento. Chandra Livia Candiani ha la capacità straordinaria di donare parole limpide e affilate, di condurci come in una lenta ma incalzante meditazione, proprio al punto in cui siamo. Permettendoci di osservare, con occhi nuovi, ogni cosa intorno.
In questa intervista dialoga con Virginia Farina per la Fanzine bolognese Versante Ripido. Partendo da alcuni spunti dei suoi libri, Il silenzio è cosa viva e Questo immenso non sapere, ci mostra come meditazione e poesia, ascolto e silenzio, siano, in fondo, battiti di un solo immenso respiro.
Buona lettura!
Virginia Farina: poetessa ed insegnante di Yoga e Meditazione nella Scuola di Yoga di Centro Natura.
Intervista alla poetessa Chandra Livia Candiani