Consigli di lettura per l’estate

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Aprire gli occhi all’invisibile. Percorsi dal libro di Mariella Lancia.

A cura di Virginia Farina per il Centro Natura.

Per avvicinarci a quell’essenziale che, come diceva il Piccolo Principe, è sempre invisibile agli occhi, è necessario anche per noi “grandi” tornare almeno per un poco bambini. Spesso, infatti, noi adulti tendiamo a dare più valore a quanto di concreto nella nostra vita riusciamo a ottenere e costruire. Salvo poi accorgerci che è proprio ciò che non ha forma e materia, ciò che non possiamo costringere né comprare, come i sentimenti, le idee, i valori e persino i sogni, a farci sentire più vivi e capaci di assaporare il tempo della nostra esistenza. Abbiamo, allora, bisogno di educare ed educarci a riconoscere e rispettare questa relazione con l’invisibile, di coltivarla con i nostri bambini e ragazzi, mantenendola accesa e viva come un fuoco buono che ha semplicemente bisogno di essere alimentato.

Il libro di Mariella Lancia “Aprire gli occhi all’invisibile. Come riaccendere la spiritualità dei ragazzi” si propone di fare proprio questo, è un libro che parlando al cuore ai ragazzi e alle ragazze si rivolge a tutte e tutti noi, qualunque sia la nostra età. Per questa ragione abbiamo deciso di proporvi come lettura per l’estate proprio questo libro, perché oltre a farvi buona compagnia siamo certe che troverete tra le sue pagine percorsi e prospettive che non si lasceranno esaurire facilmente. Esattamente come una buona pratica.

Come dice Luca Buccheri nella sua prefazione, questo è un libro che non c’era: interrogante e interattivo, accurato come una buona guida e navigabile come una mappa grazie agli infiniti link a video, audio, pagine web a cui rimanda e che nella versione digitale possono essere aperti direttamente permettendo una lettura su diversi livelli.

Invitandoci a guardare l’invisibile questo libro ci chiede di avvicinarci a quei territori che rientrano nell’ambito della nostra spiritualità, aiutandoci a rinominarli e ridefinirli.

Chiamo “spiritualità” il dar valore alla vita, il sentirsi in una connessione profonda con tutte le sue dimensioni e con tutte le sue creature. La capacità di interrogare e di interrogarsi, la ricerca delle cose che rendono la vita “massimamente da amare, come dice Platone. Di ciò che fa cantare il nostro cuore. La familiarità con le cose invisibili.

Così Mariella ci offre un panorama amplissimo di ciò che la spiritualità può essere, scardinando quei pregiudizi che la definiscono solo come ambito religioso e permettendoci di scoprire vie inaspettate ad essa. Perché di spiritualità abbiamo fame, e sete, continua Mariella, soprattutto i ragazzi a cui, nel percorso educativo scolastico e non, spesso mancano riferimenti e confronti che sappiano tenere viva questa dimensione.

Ripercorriamo, così, le principali religioni della storia dell’umanità, raccontate in modo accessibile attraverso le figure dei maestri (e maestre) che con le domande urgenti delle loro vite hanno permesso di aprire vie verso il Mistero. Uno sguardo importante è quello rivolto al Cristianesimo, orizzonte culturale entro cui tutti, a prescindere dalla fede che scegliamo o meno di professare, ci muoviamo, e per il quale Mariella ci offre spunti interessantissimi di riflessione attraverso la pubblicazione integrale di una delle traduzioni più rigorose del Vangelo di Marco. Accanto al Cristianesimo incontriamo poi le altre principali tradizioni religiose e spirituali, tra cui lo yoga, ma anche vie che non siamo sempre abituati a considerare tali e che pure sono percorsi importantissimi verso lo Sconosciuto, come l’arte, la musica, la scienza, la relazione con la natura. Persino l’ombra, con il suo aspetto perturbante e dirompente, può essere riconosciuta in quest’ottica come un cammino.

Per Mariella sembra essere chiarissimo che l’esperienza del sacro, l’esperienza stessa di Dio è un’esperienza irriducibile e dai significati molteplici, che in filigrana attraversa ogni aspetto della nostra vita. Perché, per utilizzare le parole del Buddha, la zattera non è la riva, ma solo lo strumento che ci permette di andare dall’altra parte.

Mariella è una donna e un’autrice coraggiosa. Tutti i suoi libri sono lame di luce lanciate in zone buie e scomode del nostro orizzonte, domande aperte e portate con coraggio al cuore della nostra esperienza con la vita, toccando temi come la sessualità, la morte, e ora il sacro. Con la sapienza di chi ha fatto della sua vita un percorso autentico di ricerca, Mariella riesce ad accompagnarci in modo semplice, con parole profonde ma mai inaccessibili, tanto che i suoi lettori ideali non siamo quasi mai noi adulti, così arroccati nelle nostre ingannevoli comprensioni, ma proprio i bambini e i ragazzi, che negli strappi della loro educazione sono ancora davvero capaci di domande.

Mariella sa sintonizzarsi con il loro linguaggio e la loro modalità di ricerca e lettura che mescola piani diversi. Più che comporre una trattazione sul tema, Mariella disegna mappe, immagina territori percorribili dai suoi giovani e meno giovani lettori, e li indirizza a percorsi possibili, li invita a saltare oltre e a trovare attraverso le parole il sapore di un’esperienza diretta e personale delle vie di cui ci parla. Regalandoci un libro che non si consuma in fretta, un libro domandante, che non esaurisce risposte ma dissemina possibilità. Ed è questo che auguriamo a voi, un cammino che apra i suoi orizzonti e si affacci sull’infinito, anche attraverso queste pagine.

Buona lettura!

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